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L’Italia ha già superato la metà del percorso verso gli obiettivi fissati dalla Direttiva Case Green per il 2030. Ma come ci stiamo muovendo verso questa sfida? Secondo uno studio recente, il nostro Paese ha tutte le carte in regola per affrontare la transizione energetica nel settore edilizio. Questa è la conclusione dell’analisi realizzata dal Centro Studi di Fondazione Geometri Italiani, in collaborazione con il Centro Studi Sintesi e Smart Land, che ha quantificato i potenziali impatti dell’adozione della Direttiva EPBD IV.
Il progresso attuale verso gli obiettivi
Dal 2020 al 2024, l’Italia ha attuato numerosi interventi di efficientamento energetico, in gran parte grazie al Superbonus 110% e ad altre agevolazioni fiscali. Ma quali sono i risultati? Questi sforzi hanno portato a una riduzione dei consumi energetici del 9,1%, avvicinandosi al target del 16% fissato per il 2030. Con un restante 6,9% da raggiungere, il Paese dimostra di avere le potenzialità per centrare l’obiettivo. Ma non è solo una questione di numeri: la transizione energetica rappresenta anche un’opportunità economica significativa.
Gli investimenti previsti potrebbero generare un effetto moltiplicatore di circa 280 miliardi di euro, creando circa 1.300.000 nuove opportunità lavorative nel settore della ristrutturazione energetica. Questo si traduce in una media di circa 219.000 posti di lavoro all’anno: un contributo essenziale per l’economia italiana. Ti sei mai chiesto come questo impatto possa cambiare il volto delle nostre città?
Impatto ambientale e roadmap futura
Il patrimonio edilizio nazionale, composto da circa 14,8 milioni di edifici, è responsabile del 42% dei consumi finali di energia e del 18,8% delle emissioni nazionali di gas serra. È evidente che c’è molto da fare. Gli investimenti programmati per il periodo 2025-2030 sono destinati a ridurre le emissioni di CO2 di circa 4,68 milioni di tonnellate all’anno, pari a una diminuzione del 9% rispetto al 2020.
Lo studio presenta una roadmap chiara per il futuro, con ulteriori 61 miliardi di euro necessari entro il 2035 per efficientare altri 2,18 milioni di abitazioni, generando un risparmio aggiuntivo di 3,37 milioni di tonnellate di CO2 annue. Immagina, entro il 2050, di completare la riqualificazione del patrimonio edilizio ad alta intensità energetica: scenari che potrebbero ampliare ulteriormente i risparmi energetici e le opportunità occupazionali. È un futuro che possiamo costruire insieme!
Conclusioni e considerazioni finali
Con l’entrata in vigore della Direttiva “Energy Performance of Buildings Directive” (EPBD), nota anche come Direttiva Case Green, l’Italia si trova di fronte a una sfida cruciale. La crisi del patrimonio immobiliare e le misure necessarie per affrontarla sono in fase di discussione nelle sedi appropriate. Gli sforzi per una transizione energetica efficace richiedono una mobilitazione collettiva e un impegno costante da parte di tutti gli attori coinvolti.
Il cammino è ancora lungo, ma i risultati ottenuti finora dimostrano che il nostro Paese può compiere progressi significativi. La sfida è ambiziosa, ma non impossibile. E tu, come pensi di contribuire a questo cambiamento?