Tensioni geopolitiche e dazi: il Forum della competitività a Milano

Il Forum della competitività a Milano ha messo in luce le sfide economiche e l'urgenza di investimenti in innovazione per le imprese italiane.

Milano ha ospitato il “Forum della competitività”, un’importante riunione tra imprese, istituzioni e esperti, focalizzata sulle nuove sfide economiche derivanti dalle tensioni geopolitiche e dai dazi. L’evento, tenutosi recentemente, ha rappresentato un campanello d’allarme per le aziende lombarde e italiane, sottolineando l’urgenza di un piano europeo volto a sostenere l’industria e la crescita attraverso investimenti strategici in innovazione e intelligenza artificiale.

La necessità di un piano europeo

Alvise Biffi, Presidente di Assolombarda, ha aperto i lavori del forum esprimendo preoccupazione per la situazione attuale. “L’accordo sui dazi con gli Stati Uniti ha ridotto l’incertezza, ma non ha placato le preoccupazioni”, ha dichiarato. Secondo le stime di Confindustria, l’export italiano potrebbe subire un calo oltre l’1%, con costi potenziali fino a 23 miliardi di euro. Biffi ha ribadito che l’Europa deve intensificare gli sforzi per competere nel settore tecnologico e investire in innovazione e intelligenza artificiale, considerati come leve essenziali per il futuro.

Roberto Tasca, Presidente di A2A, ha sostenuto l’importanza di alleanze trasversali tra pubblico e privato per affrontare le sfide attuali. Ha evidenziato i data center come infrastrutture strategiche non solo per la digitalizzazione, ma anche per contribuire alla decarbonizzazione urbana, sfruttando il calore residuo per le reti di teleriscaldamento.

Interventi di alto profilo e trend di investimento

Il forum ha visto la partecipazione di relatori di spicco, tra cui il Premio Nobel Joseph Stiglitz, che ha condiviso riflessioni sulla competitività globale. Alessandra Ghisleri, direttrice di Euromedia Research, ha messo in luce che le aziende più pronte ad affrontare i cambiamenti sono quelle che investono in IT e IA. I dati indicano che l’adozione di soluzioni di intelligenza artificiale in Italia è aumentata dal 5% all’8,2% tra il 2023 e il 2024, con le grandi aziende in vantaggio rispetto alle PMI.

La giornata ha attirato anche figure istituzionali di rilievo come Paolo Gentiloni, Mario Monti e Mario Nava, i quali hanno discusso le implicazioni del Clean Industrial Deal, del reshoring e delle politiche energetiche.

Strategie per affrontare un contesto globale instabile

Nella seconda parte del forum, i principali protagonisti dell’industria italiana, tra cui Sergio Dompé, Emma Marcegaglia e Marco Tronchetti Provera, si sono confrontati per delineare strategie comuni in grado di rinforzare la competitività europea in un contesto globale sempre più instabile. È emerso un chiaro consenso sulla necessità di collaborare e innovare per restare competitivi, in un’epoca caratterizzata da sfide senza precedenti.

In un contesto di debolezza del settore farmaceutico globale negli ultimi dodici mesi, l’accordo commerciale tra Stati Uniti e Unione Europea, reso noto a luglio, ha suscitato ulteriori preoccupazioni tra le imprese italiane riguardo l’export. La clausola voluta dagli USA consente all’Europa di mantenere una porzione significativa del suo export, ma le tensioni rimangono elevate.

In conclusione, il “Forum della competitività” ha evidenziato la necessità di un’azione immediata e coordinata da parte delle imprese italiane per affrontare le sfide attuali. Solo attraverso investimenti mirati in innovazione e alleanze strategiche sarà possibile mantenere la competitività nel mercato globale.

Scritto da AiAdhubMedia

Housegur: una tradizione familiare nell’immobiliare