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Nel 2025, il mercato immobiliare di Milano sta vedendo i primi segnali di ripresa, con un incremento significativo delle compravendite. Secondo i dati dell’Agenzia delle Entrate, nel primo trimestre dell’anno, le transazioni di case in Italia hanno registrato un aumento dell’11,2%. Milano, pur rimanendo sotto la media nazionale, ha comunque fatto segnare un positivo +7,1%. Questo rimbalzo è principalmente attribuibile alla diminuzione dei costi dei mutui, un fattore cruciale per stimolare le transazioni immobiliari.
Analisi delle compravendite a Milano
Nel dettaglio, delle 5.503 compravendite registrate a Milano, il 53,5% è stato accompagnato dalla stipula di un mutuo, in confronto al 45,8% della media nazionale. Questo dato evidenzia una forte propensione al finanziamento per l’acquisto di immobili. Inoltre, la percentuale di acquisti di case in costruzione è scesa al 9,5%, il che rappresenta il dato più alto tra le principali aree metropolitane. Tale calo può essere parzialmente attribuito al rallentamento delle attività edilizie causato da interventi della magistratura.
Influenza del Superbonus sulle vendite
Alcuni fattori statistici meritano attenzione. Nel quarto trimestre del 2024, infatti, si era assistito a un boom di vendite anticipate di immobili ricostruiti grazie al Superbonus. Questo fenomeno ha influito sulla percentuale di acquisto della prima casa, che si attesta su poco oltre il 70%, leggermente al di sotto della media nazionale. Pertanto, la quota di chi acquista per investimento rimane abbastanza alta.
Mercato delle locazioni: tendenze recenti
Il report dell’Agenzia delle Entrate ha fornito anche informazioni sulle locazioni, evidenziando un crescente interesse per i contratti transitori. Questi contratti stanno attirando i proprietari che prima offrivano affitti brevi. Nel primo trimestre, sono state locate 7.175 abitazioni a canone libero, con una diminuzione dell’1,3% rispetto all’anno precedente. D’altro canto, gli affitti a canone concordato hanno visto un aumento notevole dell’89%, segno di un cambiamento nelle dinamiche del mercato.
Variazione dei contratti di locazione
La modifica dei parametri di calcolo del canone concordato avvenuta nell’autunno del 2023 ha influenzato la situazione: prima, si registrava un concordato ogni 30 contratti a canone libero; ora, la proporzione è di oltre uno ogni quattro. Questa evoluzione suggerisce un cambiamento nelle strategie di locazione da parte dei proprietari.
Prezzi delle abitazioni: analisi per zone
Un’analisi più dettagliata dei dati di vendita a Milano mostra differenze significative tra le varie zone. Nel Centro storico, per esempio, sono state vendute solo 352 abitazioni, con un incremento dell’1,3% rispetto all’anno precedente. Il prezzo medio di vendita si attesta a 9.930 euro al metro quadrato, con un incremento del 6,4%. Tra le zone più ricercate, tra Duomo e Montenapoleone, il prezzo ha raggiunto i 11.639 euro al metro quadrato.
Confronto con altre aree
Al contrario, alcune aree periferiche mostrano prezzi significativamente più bassi, con quattro distretti registranti costi medi inferiori ai 300 euro al metro quadrato. Questi dati sfatano le preoccupazioni riguardo a una gentrificazione intensa, suggerendo invece che i residenti tendono a mantenere le loro abitazioni all’interno della Cerchia.
Prospettive future del mercato immobiliare
Guardando al futuro, il sentiment degli agenti immobiliari di Fimaa Confcommercio prevede tempi più lunghi per la vendita delle abitazioni e una stabilità dei prezzi. La domanda di locazione è in crescita, ma gli affitti potrebbero rimanere stabili grazie all’aumento dell’offerta di case disponibili. Questa situazione potrebbe configurarsi come un’opportunità per i potenziali investitori che cercano di entrare nel mercato immobiliare milanese.
In conclusione, il mercato immobiliare a Milano mostra segni di ripresa e adattamento a una nuova realtà economica e sociale. Rimane da vedere come si evolveranno le dinamiche nel prossimo futuro e quali opportunità emergeranno per i vari attori coinvolti.