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Il 18 giugno scorso, l’INPS ha lanciato un’importante novità per i giovani sotto i 35 anni: il bonus assunzioni. Questo incentivo, parte del Decreto Coesione (DL 60/2024), offre un esonero contributivo ai datori di lavoro che decidono di assumere nuovi dipendenti, a patto che ci sia un reale incremento netto dell’occupazione nell’azienda. Ma cosa significa tutto questo? Semplice: l’obiettivo è garantire che le nuove assunzioni portino a un effettivo aumento dell’occupazione giovanile, come richiesto dalla Commissione Europea.
Dettagli del bonus assunzioni
Il bonus assunzioni per i giovani prevede un esonero totale dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro, con un limite massimo di 500 euro al mese per chi assume nel Centro-Nord e di 650 euro per le assunzioni nel Sud e nelle isole. Tuttavia, è importante sapere che l’agevolazione non può superare il 50% del costo salariale. L’incentivo ha una durata massima di 24 mesi ed è applicabile a contratti a tempo indeterminato stipulati dal 1° settembre 2024 fino al 31 dicembre 2025. Ma c’è un requisito fondamentale: il giovane assunto non deve aver mai avuto un contratto a tempo indeterminato in precedenza.
Dal 1° luglio 2025, i datori di lavoro dovranno anche dimostrare un incremento netto dell’organico rispetto alla media dei lavoratori occupati nei 12 mesi precedenti. Questa misura è stata pensata per prevenire fenomeni di sostituzione e garantire un reale incremento dell’occupazione giovanile. Insomma, una mossa strategica per combattere la disoccupazione giovanile in modo efficace.
Procedura di richiesta e requisiti
Ma come possono i datori di lavoro accedere a questo bonus? La richiesta deve essere inoltrata esclusivamente tramite il Portale delle Agevolazioni (ex DiResCo) dell’INPS, con un modulo che sarà disponibile dal 16 maggio 2025. È essenziale che la domanda contenga informazioni dettagliate sull’azienda e sull’assunzione. Un avviso importante: per beneficiare del bonus maggiorato da 650 euro nelle regioni del Sud, la richiesta deve essere presentata prima dell’assunzione. Per il bonus da 500 euro, invece, si può procedere anche successivamente, ma l’assunzione deve avvenire entro 10 giorni dall’accoglimento della domanda.
Attenzione: non tutti i datori di lavoro possono accedere all’incentivo. Sono esclusi quelli in difficoltà economica e coloro che non hanno restituito aiuti di Stato illegittimi. Inoltre, le aziende non devono aver effettuato licenziamenti per giustificato motivo oggettivo o collettivi nella stessa unità produttiva nei sei mesi precedenti all’assunzione. In questo modo, si cerca di garantire un utilizzo corretto delle risorse.
Controlli e sanzioni
L’INPS ha previsto controlli più severi per accertare che i requisiti del bonus siano rispettati. In caso di violazioni, come ad esempio licenziamenti entro sei mesi dall’assunzione incentivata, l’esonero contributivo può essere revocato e gli importi recuperati. Non solo: ci saranno sanzioni anche per dichiarazioni mendaci o uso improprio del beneficio. Questo dimostra l’impegno dell’INPS nel garantire un utilizzo responsabile degli incentivi.
È importante notare che il bonus giovani non è cumulabile con altri esoneri o riduzioni delle aliquote contributive, ma è compatibile con la maxi deduzione fiscale per nuove assunzioni, prorogata fino al 2027. Secondo i dati dell’INPS, tra il 16 e il 30 maggio 2025 sono state presentate oltre 60.000 domande, segno di un forte interesse da parte delle imprese per gli incentivi all’assunzione di giovani. Questo rappresenta un’opportunità concreta per chi cerca lavoro e per le aziende che vogliono investire nel futuro.
In conclusione, il bonus assunzioni under 35 è un passo significativo nella lotta contro la disoccupazione giovanile in Italia. Tuttavia, sarà fondamentale monitorare l’applicazione delle nuove disposizioni per garantire che il programma sia non solo sostenibile, ma anche in linea con gli obiettivi di inclusione sociale. Sei pronto a scoprire come questa misura possa influenzare il mercato del lavoro?