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Il Rapporto annuale “Milano Produttiva” è stato recentemente presentato dal Servizio Studi Statistica e Programmazione della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi. Giunto alla sua 35esima edizione, questo documento offre un’analisi dettagliata sull’andamento economico della macroarea per il 2024. E cosa ci dice? Che, sebbene la crescita sia modesta, essa risulta comunque significativa, sostenuta da alcuni settori chiave. Ma quali sono questi settori?
Crescita economica e settori trainanti
Per il 2024, la macroarea di Milano, Monza Brianza e Lodi prevede una crescita economica dello 0,7%. Si tratta di un rallentamento rispetto all’anno precedente, ma non è tutto da buttare. Infatti, il settore dei servizi fa la parte del leone con un incremento dell’0,8%, mentre l’industria cresce più lentamente, con un aumento dello 0,3%. Un segnale positivo arriva dalla continua espansione del tessuto imprenditoriale: Milano ha visto la nascita di 7.795 nuove imprese, portando a un saldo netto di 8.428 attività in più rispetto alle cancellazioni. Questo si traduce in una crescita del 1,78%, anche se è in calo rispetto al 2023. Ma non è solo una questione di numeri.
Particolarmente interessante è il contributo delle imprese straniere, che hanno un’incidenza superiore alla media nazionale: il 17% delle aziende a Milano è a controllo straniero, seguite da Monza Brianza e Lodi con rispettivamente il 13,2% e il 15,6%. Questo mix di culture imprenditoriali sta arricchendo il panorama economico locale, rendendolo più dinamico e variegato. Ti sei mai chiesto come la presenza di aziende internazionali influisca sulle opportunità lavorative in città?
Occupazione e disoccupazione: un quadro contrastante
Il Rapporto non si limita a esaminare la crescita delle imprese, ma analizza anche il mercato del lavoro. Nel 2024, gli occupati nella macroarea superano i 2 milioni, con un incremento dell’1,2%. Questo rappresenta il 44,9% del totale degli occupati in Lombardia e l’8,5% del totale nazionale. Ma attenzione, non è tutto rose e fiori: Milano e Monza Brianza vedono un aumento dei disoccupati, con incrementi rispettivi del 0,7% e del 13,8%. Al contrario, Lodi ha registrato una riduzione significativa dei disoccupati, con un calo del 39%.
Questi dati dipingono un mercato del lavoro in crescita, ma con sfide importanti. Alcuni territori faticano a mantenere il passo, e comprendere i fattori che guidano queste fluttuazioni è cruciale per avere una visione completa delle dinamiche occupazionali della regione. Cosa pensi che possa fare la differenza per migliorare queste situazioni?
Un’evoluzione verso il terziario e l’innovazione
Il Rapporto 2025 analizza l’evoluzione economica della macroarea negli ultimi 25 anni, evidenziando un cambiamento significativo verso la terziarizzazione. Dal 2000, il numero di aziende nei servizi è aumentato del 60%, rappresentando oggi oltre il 52,4% del totale delle imprese. Questo trend non è isolato: è simile a quello osservato in altre città europee, dove il settore terziario, sempre più orientato all’innovazione, si affianca e sostiene l’industria tradizionale.
Questo fenomeno riflette l’adattamento delle imprese alle nuove tecnologie e alla digitalizzazione, che ha rivoluzionato il panorama produttivo. Oggi, molte aziende stanno trasformando le loro strutture, creando spazi per headquarter, laboratori e uffici, al servizio di un sistema produttivo in continua evoluzione. La spinta verso l’innovazione è evidente e rappresenta un elemento chiave per il futuro economico della macroarea. Ti sei mai chiesto quale sarà il prossimo passo per le aziende locali nell’affrontare questa sfida?
In conclusione, il Rapporto “Milano Produttiva” offre una visione chiara e articolata dell’economia locale, mettendo in luce le opportunità e le sfide che il territorio si trova ad affrontare. La crescita moderata, supportata dal settore dei servizi e dalla crescente presenza di imprese straniere, insieme alle dinamiche occupazionali, delineano un quadro complesso, ma ricco di potenzialità per il futuro. Sei pronto a scoprire come queste tendenze potrebbero influenzare il tuo lavoro o i tuoi investimenti?