Analisi del mercato dei mutui italiani nel secondo trimestre 2025

Il mercato dei mutui italiani mostra segnali di cautela nel secondo trimestre 2025, nonostante un interesse crescente per le soluzioni a tasso variabile.

Dopo un inizio d’anno vivace, il mercato dei mutui in Italia ha mostrato nel secondo trimestre del 2025 un consolidamento. Secondo l’analisi della Bussola Mutui, condotta da MutuiSupermarket.it in collaborazione con CRIF, la domanda continua a crescere, ma a ritmi meno sostenuti. I tassi in calo e un’offerta bancaria più aggressiva hanno inizialmente stimolato l’acquisto di immobili e la surroga dei mutui, ma ora si avverte una maggiore cautela da parte delle famiglie. Come mai questo cambiamento?

Domanda di mutui: rallentamento e tendenze

Nei mesi di maggio e giugno, il tasso di crescita della domanda di mutui ha subito un rallentamento, raggiungendo un +14% e un +13,6% rispettivamente. Nonostante la crescita complessiva nel primo semestre 2025 sia stata del 20%, i dati più recenti indicano un affievolimento dello slancio iniziale. Le famiglie italiane, pur mostrando una certa propensione verso la surroga, si trovano a dover fare i conti con un contesto economico instabile. Ma quali sono le cause di questa situazione?

Le cause di questo rallentamento sono molteplici. Se da un lato il mercato delle surroghe continua a mantenere una buona dinamicità, grazie a tassi sempre più competitivi, dall’altro lato l’acquisto della prima casa è influenzato da un clima di incertezza. Le famiglie tendono a essere più caute nelle spese a lungo termine, come l’acquisto di un immobile, a causa delle attuali instabilità geopolitiche e dell’inflazione. È comprensibile, non credi?

Le nuove preferenze nel mercato dei mutui

Il secondo trimestre del 2025 ha segnato un timido cambiamento nelle preferenze dei mutuatari. La percentuale di mutui a tasso variabile è aumentata dallo 0,6% all’1,15% del totale, più che raddoppiando rispetto allo stesso periodo del 2024. Anche se questa categoria rimane una minoranza, il segnale è chiaro: c’è un rinnovato interesse per opzioni più flessibili. Le famiglie sembrano disposte a considerare formule come i mutui variabili con cap, sempre più presenti nelle offerte bancarie. Sarà un trend che continuerà a crescere?

Inoltre, la categoria dei mutui “altri”, che include i tassi misti, ha visto un incremento, passando dallo 0,9% all’1,06%. Questo suggerisce che il mercato sta iniziando a esplorare alternative al tradizionale tasso fisso, che continua a dominare con oltre il 97% delle richieste. È un cambiamento significativo, che potrebbe influenzare le future scelte di investimento delle famiglie italiane.

Prospettive future e considerazioni finali

Il secondo trimestre del 2025 presenta un mercato dei mutui ancora attivo, ma con un approccio più prudente. Le opportunità rimangono, ma il vero fattore discriminante è la fiducia dei consumatori. Le famiglie italiane sono in grado di cogliere le occasioni quando si presentano, come nel caso delle surroghe, ma si mostrano prudenti di fronte all’incertezza economica. Quali decisioni prenderanno nel prossimo futuro?

Le banche, da parte loro, continuano a rivedere le proprie offerte, puntando su soluzioni green e tassi variabili con cap. Questo scenario spinge verso una maggiore trasparenza e una comparazione attiva delle offerte. Il 2025 potrebbe ancora riservare buone opportunità per chi desidera comprare casa o rinegoziare il mutuo, ma sarà fondamentale monitorare attentamente i cambiamenti in atto e valutare la sostenibilità economica delle proprie scelte. In un mondo in continua evoluzione, essere informati è la chiave, non credi?

Scritto da AiAdhubMedia

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