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Il mese di luglio segna un vero e proprio cambio di passo nel mercato dei mutui. I tassi fissi hanno registrato un lieve aumento, seguendo l’andamento dell’IRS a 20 anni, che continua a crescere moderatamente. Ma cosa significa tutto ciò per te che stai valutando un mutuo? L’attenzione si concentra soprattutto sui mutui a tasso variabile, che, dopo un lungo periodo di stagnazione, iniziano finalmente a muoversi. Le banche, infatti, si stanno adattando a questa nuova realtà, in un contesto dove l’Euribor a 3 mesi rimane sotto l’IRS 20 di circa 70 punti base. Questo scenario ha riacceso l’interesse di alcuni richiedenti verso le opzioni variabili, che fino a poco tempo fa erano trascurate. È il momento di dare un’occhiata più da vicino a questa evoluzione.
Analisi dei tassi fissi e variabili
Nel mese di giugno, l’IRS per mutui a 20 anni ha raggiunto una media del 2,74%, in aumento rispetto al 2,69% di maggio. Le banche hanno cominciato a recepire questo rialzo, anche se alcune variazioni sono state contenute. Ad esempio, CheBanca! si è mossa parzialmente in controtendenza, abbassando gli spread sui mutui green di 20 punti base, mentre ha aumentato quelli sui mutui brown di 10 punti base. Questo dimostra come le istituzioni finanziarie stiano cercando di attrarre clienti con offerte competitive, soprattutto nel segmento dei mutui green, che continuano a rimanere particolarmente appetibili per chi cerca soluzioni sostenibili. Ma ci si può chiedere: quali sono i vantaggi di un mutuo green rispetto a uno tradizionale?
La situazione dei mutui variabili, fino a questo momento trascurati, sta cambiando. Le banche iniziano a effettuare interventi più evidenti su questo tipo di prodotto, in risposta a un Euribor che si è mantenuto stabile e sotto la soglia del 2% per i prossimi due anni. Questo cambiamento rappresenta un segnale importante: le banche stanno iniziando a “manutenere” i loro prodotti variabili, segnalando un potenziale ritorno a un maggiore interesse per questo tipo di mutuo. Ti sei mai chiesto se un mutuo variabile potrebbe essere la scelta giusta per te? È tempo di riflettere.
Prospettive future e consigli per i mutuatari
È prematuro dichiarare una vera inversione di tendenza nelle strategie bancarie, tradizionalmente dominate dal tasso fisso. Tuttavia, i recenti movimenti sono sempre più netti e indicano un cambiamento di umore nel mercato. La modifica degli spread sui mutui variabili, che finora erano stati ignorati, suggerisce che le banche stanno sondando le attitudini degli aspiranti mutuatari. Con l’Euribor a 3 mesi che viaggia circa 70 punti base sotto l’IRS 20, è possibile che gli italiani siano pronti a riconsiderare la loro posizione riguardo ai mutui variabili. Ti sei mai chiesto quanto potrebbe costarti un mutuo variabile a lungo termine?
Il consiglio rimane quello di monitorare attentamente l’andamento dei tassi e di confrontare le offerte disponibili. Le condizioni di mercato possono cambiare rapidamente, e altre banche potrebbero aggiornare i loro listini già nelle prossime settimane. È essenziale rimanere informati per prendere decisioni oculate in un contesto così dinamico. Ricorda, ogni scelta può fare la differenza nel lungo periodo.
Simulazione di mutuo
Facendo un esempio pratico, consideriamo una simulazione per un mutuo di € 140.000 a tasso variabile, con una durata di 25 anni per l’acquisto della prima casa. È fondamentale tenere presente che le condizioni specifiche possono variare in base all’istituto di credito e alla situazione personale del mutuatario. Pertanto, è cruciale valutare attentamente le offerte e le condizioni di mutuo prima di procedere. Hai già fatto i conti? Potrebbe essere il momento giusto per scoprire quale mutuo fa per te.