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Con l’arrivo dell’estate, molti docenti precari e membri del personale ATA a tempo determinato si trovano di fronte a un momento cruciale: la scadenza dei contratti il 30 giugno 2025 segna l’inizio di un periodo di inattività. Ma cosa significa questo in termini di indennità di disoccupazione tramite Naspi? È essenziale conoscere le nuove regole per assicurarsi di ricevere l’indennità senza incorrere in rischi di perdita. Sei pronto a scoprire come muoverti in questo intricato mondo?
Chi può richiedere la Naspi
La Naspi è aperta a tutto il personale scolastico non di ruolo, che include i supplenti e i lavoratori a termine. A differenza dei dipendenti pubblici di ruolo, che non hanno diritto alla disoccupazione, i supplenti possono presentare domanda al termine del contratto come qualsiasi altro lavoratore subordinato. Questo è un passo importante per garantire un sostegno economico ai lavoratori scolastici durante i periodi di inattività. Ma come funziona esattamente la richiesta?
È fondamentale presentare la domanda entro 8 giorni dalla scadenza del contratto. Per chi ha terminato il servizio il 30 giugno 2025, la scadenza per la domanda è fissata all’8 luglio. Tuttavia, non dimenticare che è possibile richiedere la Naspi fino a 68 giorni dopo la fine del rapporto di lavoro, ma attenzione: ogni giorno di ritardo potrebbe costarti giorni di indennità. Non vuoi rischiare, vero?
Calcolo dell’indennità Naspi
Ma come viene calcolata la Naspi? Il calcolo si basa sulle settimane lavorate negli ultimi quattro anni, considerando il 50% delle settimane lavorate e escludendo i periodi già coperti da precedenti indennità. Ad esempio, se hai lavorato per 20 settimane, hai diritto a 10 settimane di Naspi. E se hai accumulato otto mesi di lavoro? Bene, potresti ricevere quattro mesi di indennità. Semplice, no?
Tuttavia, c’è una nota dolente: nel settore scolastico, la disponibilità effettiva della disoccupazione è limitata. Infatti, la Naspi è interrotta durante il periodo estivo, con due mesi di sospensione tra il 30 giugno e il 1 settembre. Questo significa che raramente i docenti riescono a sfruttare appieno l’indennità maturata. Come affrontare questa situazione? È importante pianificare in anticipo!
Novità per la registrazione sulla piattaforma SIISL
Quest’anno, una novità interessante: i lavoratori che presentano domanda per la Naspi verranno automaticamente registrati sulla piattaforma SIISL, il Sistema Informativo per l’Inclusione Sociale e Lavorativa. Questo strumento è fondamentale per la gestione delle politiche attive del lavoro. L’INPS invierà un SMS per confermare l’iscrizione, ma ricorda: è necessario completare ulteriori passaggi entro 15 giorni per non perdere il diritto all’indennità. Sei sicuro di voler correre questo rischio?
Una volta registrato, il lavoratore deve seguire alcuni passaggi: accedere al portale SIISL utilizzando SPID, CIE o CNS; verificare e aggiornare i dati di contatto; caricare o modificare il proprio curriculum vitae; sottoscrivere il Patto di Attivazione Digitale; e attendere la generazione del Patto di Servizio Personalizzato. Questo passaggio è fondamentale per partecipare a corsi, offerte di lavoro e altre attività formative. Non è mai troppo tardi per investire nel proprio futuro!