Nuove scadenze per la rendicontazione ESG: le imprese hanno più tempo

Il rinvio della rendicontazione di sostenibilità offre alle imprese italiane un'opportunità per adeguarsi ai nuovi standard ESG.

Nel 2025, l’Unione Europea ha introdotto la direttiva “Stop the clock”, posticipando di due anni l’obbligo di rendicontazione di sostenibilità per molte imprese. Le nuove scadenze, recepite in Italia dalla legge n. 118 del 2025, prevedono che le grandi imprese e le società madri non EIP inizino a rendicontare dal 1° gennaio 2027, mentre le PMI quotate dovranno rispettare tali obblighi a partire dal 1° gennaio 2028.

Dettagli della direttiva e impatto sulle imprese

La direttiva “Stop the clock” è parte del pacchetto legislativo Omnibus, concepito dalla Commissione europea per alleviare il carico amministrativo sulle imprese. Questo slittamento offre un tempo supplementare alle aziende della seconda e terza ondata della CSRD per conformarsi ai requisiti di sostenibilità. In Italia, il decreto “Stop the clock” incluso nel decreto-legge n. 95 del 2025 ha confermato il rinvio di due anni per le PMI quotate e le grandi aziende non EIP. Tuttavia, non ci sono cambiamenti per le prime imprese già assoggettate alla rendicontazione, comprese quelle con più di 500 dipendenti.

Il rinvio è stato motivato dalla necessità di allineare gli obblighi a tempi tecnici realistici, evitando oneri eccessivi per le imprese non pronte. Questo approccio graduale permette alle aziende di distribuire l’impatto organizzativo su un periodo più esteso, prevenendo adempimenti prematuri o sproporzionati.

Obblighi di rendicontazione e tempistiche

Le piccole e medie imprese quotate, escluse le microimprese, dovranno iniziare la loro rendicontazione dal 1° gennaio 2028, con il primo bilancio di sostenibilità previsto per il 2029. Gli Stati membri dell’Unione Europea sono tenuti a recepire la direttiva entro la fine del 2025, creando una cornice normativa chiara per il futuro della rendicontazione ESG.

Coniugare la sostenibilità con i fondi pensione è ormai considerato un must, unendo performance finanziaria e responsabilità sociale e ambientale. Le aziende devono prepararsi a questi cambiamenti significativi, che influenzeranno le loro strategie e operazioni a lungo termine.

Prospettive future e considerazioni finali

Il pacchetto legislativo Omnibus, presentato dalla Commissione Europea il 26 febbraio 2025, rappresenta un nuovo approccio alla semplificazione normativa. Questo pacchetto è volto a ridurre gli oneri per le imprese, consentendo loro di adattarsi meglio ai nuovi standard di sostenibilità.

A partire dalle ore 12:00 del 5 febbraio, le imprese potranno presentare le istanze per accedere ai fondi di sostegno, un’altra opportunità per affrontare le sfide legate alla sostenibilità. La proroga della rendicontazione offre un’importante opportunità per le imprese italiane di riorganizzarsi e prepararsi ad affrontare i futuri obblighi normativi.

Scritto da AiAdhubMedia

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