Argomenti trattati
Negli ultimi anni, il digital banking ha conosciuto una crescita esponenziale in Italia, ma il paese si trova ancora indietro rispetto ad altri stati europei. Secondo le ultime ricerche condotte da Deloitte, nel 2024 solo il 55% degli italiani utilizzerà i servizi bancari digitali, evidenziando un ritardo rispetto alla media europea. Questo gap è particolarmente evidente se confrontato con nazioni come Francia e Spagna, dove il tasso di adozione è nettamente superiore. Tuttavia, la situazione sta cambiando rapidamente, trainata dall’uso crescente delle applicazioni di mobile banking.
Il ruolo del mobile banking nella diffusione dei servizi digitali
Il mobile banking sta emergendo come un canale fondamentale per l’accesso ai servizi bancari digitali. Nel 2024, circa il 60% degli utenti italiani utilizzerà applicazioni mobili per gestire le proprie finanze, e si prevede che questo numero cresca fino all’80% entro il 2029. Questo trend si accompagna a un calo delle visite in filiale, che si ridurranno dal 65% nel 2024 al 50% nel 2029. Il passaggio a modalità di interazione più digitali non solo riflette i cambiamenti nei comportamenti dei consumatori, ma offre anche nuove opportunità per le banche di ottimizzare i loro servizi.
Le statistiche che raccontano la transizione
Le statistiche parlano chiaro: nel 2023, circa il 95% dei trasferimenti bancari è stato effettuato tramite canali digitali, con una percentuale significativa di questi (il 65%) realizzati tramite app mobile. Anche il settore bancassicurativo ha visto un notevole incremento, con il 50% delle polizze sottoscritte online. Questo cambiamento non si limita però ai servizi più semplici; anche i prodotti di credito stanno subendo una trasformazione. Nel 2024, si stima che il 30% dei prestiti sarà contratto online, il che dimostra una crescente fiducia da parte dei consumatori nelle soluzioni digitali.
L’approccio delle banche tradizionali
Le banche tradizionali in Italia, che nel 2023 erano circa 390, stanno affrontando questa transizione con una strategia di razionalizzazione. Nonostante una lieve crescita nei depositi diretti, il tasso di crescita annuo composto è rimasto contenuto. Si prevede una riduzione delle filiali del 20% entro il 2029, mentre le banche stanno aumentando gli investimenti in tecnologia per rimanere competitive. Oltre il 35% delle banche europee ha investito nello sviluppo di soluzioni bancarie digitali, segno che la digitalizzazione non è più solo una tendenza, ma una necessità.
Investimenti e talenti nel settore bancario
Le banche stanno anche cercando di attrarre talenti nel settore tecnologico, consapevoli che la mancanza di competenze in questo ambito può ostacolare l’innovazione. Circa il 74% delle istituzioni finanziarie ha evidenziato che la carenza di professionisti tech rappresenta un freno alla valorizzazione delle nuove tecnologie. In questo contesto, le neobank, ovvero le banche nate esclusivamente nel digitale, stanno guadagnando sempre più terreno, con una crescita dei depositi diretti da clientela che sfiora il 50% dal 2019 al 2023.
La maturità digitale delle banche italiane
Un aspetto interessante emerso dallo studio di Deloitte è la classificazione delle banche italiane in base alla loro maturità digitale. Divise in quattro categorie, le istituzioni finanziarie italiane si posizionano sopra la media globale, mantenendo però un livello di maturità pressoché costante rispetto alle edizioni precedenti. Le cosiddette ‘banche campioni digitali’ sono quelle che offrono un ampio ventaglio di funzionalità digitali e una user experience superiore, rappresentando un esempio da seguire per molte altre realtà nel settore.
Il futuro del digital banking in Italia
Guardando al futuro, le banche italiane devono continuare a investire nella digitalizzazione e nell’innovazione, esplorando nuovi servizi e opportunità per migliorare la relazione con la clientela. L’adozione di intelligenza artificiale e analisi dei dati sarà cruciale per garantire un’esperienza utente sempre più personalizzata e coinvolgente. Inoltre, l’interesse crescente verso servizi extra-bancari, come programmi di loyalty e intrattenimento, potrebbe rappresentare un’ulteriore strada da percorrere per attrarre e fidelizzare i clienti.