L’eredità economica di papa Francesco e le sfide future della Santa Sede

Quali sono le sfide economiche che attendono la Santa Sede dopo la morte di papa Francesco?

L’impatto del pontificato di papa Francesco sulla finanza vaticana

La morte di papa Francesco, avvenuta il 21 aprile 2025, segna un momento cruciale non solo per la Chiesa cattolica, ma anche per la sua gestione economica. Durante il suo pontificato, papa Francesco ha affrontato numerose sfide finanziarie, cercando di riformare e rendere più trasparente l’amministrazione della Santa Sede. Con un deficit strutturale che si aggira tra i 50 e i 60 milioni di euro all’anno, la necessità di interventi strategici è diventata sempre più urgente.

Il deficit e le scelte difficili

Secondo Maximino Caballero Ledo, prefetto della Segreteria per l’Economia, coprire il deficit attraverso tagli alle spese porterebbe alla chiusura di molte entità della Curia romana, una soluzione non praticabile. Pertanto, è stato necessario lavorare per incrementare i ricavi, considerando che la missione della Chiesa non è orientata al profitto. Le donazioni dei fedeli, raccolte tramite l’Obolo di San Pietro, hanno mostrato un trend negativo, passando da 82,5 milioni di euro nel 2009 a soli 48,4 milioni nel 2023.

Strategie per il futuro: gestione del patrimonio

Nel 2023, le entrate dell’Obolo si sono attestate a 52 milioni di euro, con uscite che hanno raggiunto i 109,4 milioni, generando un disavanzo di 57,4 milioni. Per affrontare questa situazione, il Vaticano ha iniziato a valorizzare commercialmente il proprio patrimonio immobiliare, vendendo alcuni beni e aumentando i ricavi dalla gestione degli immobili. Due istituzioni chiave nella gestione finanziaria del Vaticano sono l’Istituto per le Opere di Religione (IOR) e l’Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica (APSA).

Il ruolo dell’Istituto per le Opere di Religione (IOR)

Lo IOR, noto come “banca vaticana”, ha il compito di custodire e amministrare i beni affidati da persone fisiche o giuridiche per finalità religiose o caritative. Questo istituto serve la Chiesa cattolica in tutte le sue forme, offrendo servizi finanziari a entità come la Santa Sede e ordini religiosi. Nel 2023, lo IOR gestiva un patrimonio vicino ai 600 milioni di euro, con utili netti pari a 30,6 milioni di euro. Negli ultimi anni, ha intrapreso un percorso di trasparenza e riforma, aderendo al circuito SEPA e pubblicando il suo bilancio annuale dal 2013.

L’Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica (APSA)

L’APSA funge da “banca centrale” del Vaticano, gestendo il patrimonio immobiliare e mobiliare della Santa Sede. Questa istituzione amministra oltre 4.000 proprietà in Italia e più di 1.100 all’estero, con investimenti in immobili di lusso in città come Londra, Parigi e Ginevra. Nel 2023, l’APSA ha generato un utile netto di 45,9 milioni di euro, contribuendo alla sostenibilità finanziaria della Chiesa.

Le sfide future del sistema pensionistico vaticano

I fondi ottenuti dalla gestione dei patrimoni servono per coprire il deficit corrente e gestire il fondo pensioni del Vaticano, che presenta un “grave squilibrio” e un “importante disavanzo” per il futuro. Papa Francesco aveva avvisato della necessità di provvedimenti strutturali urgenti per affrontare questa situazione, sottolineando l’insostenibilità del sistema pensionistico attuale nel lungo termine.

Il futuro della gestione economica della Chiesa

Con la fine del pontificato di papa Francesco, la Santa Sede si troverà di fronte all’importante compito di proseguire le riforme economiche intraprese. Il prossimo papa dovrà affrontare queste problematiche con decisione, trovando un equilibrio tra le esigenze economiche e i valori ecclesiastici fondamentali. La sfida principale sarà garantire la sostenibilità finanziaria senza compromettere la missione spirituale della Chiesa.

Prospettive per l’economia globale

Nel 2024, molti indici azionari hanno raggiunto i massimi storici, segnando un momento di grande interesse per gli investitori. Il 21 novembre è prevista una giornata dedicata alla Finanza Alternativa, l’Alt-Finance Day 2024, mentre solo il 35% delle aziende ha iniziato ad utilizzare l’intelligenza artificiale nel settore finanziario. Per gli appassionati di finanza, è fondamentale rimanere aggiornati su questi sviluppi e partecipare a eventi significativi come il 21° CFO Meeting 2024, che si svolgerà ad Assago (MI) il 17 e 18 ottobre 2024.

Scritto da AiAdhubMedia

I rischi e le opportunità degli investimenti digitali

Riduzione dei tassi di interesse da parte della Bce: cosa significa per i mutui