Argomenti trattati
Il mercato immobiliare italiano ha mostrato segni di vitalità nel primo trimestre del 2025, con un aumento degli scambi residenziali dell’11% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Questo trend positivo è stato evidenziato dall’Osservatorio del mercato immobiliare (Omi) dell’Agenzia delle Entrate, che ha sottolineato come le grandi città, tra cui Genova, Torino e Roma, abbiano contribuito in modo significativo a questa crescita.
Crescita degli scambi immobiliari
Durante i primi tre mesi dell’anno, oltre 172.000 abitazioni sono state oggetto di compravendita, con un incremento di circa 17.000 unità rispetto al primo trimestre del 2024. Questo dato rappresenta un aumento del 11,2% e continua il trend di crescita già avviato nel secondo trimestre del 2024. Le statistiche indicano che l’incremento è distribuito uniformemente su tutto il territorio nazionale, con una leggera differenza tra i capoluoghi di provincia e i comuni minori. I capoluoghi hanno registrato un incremento dell’11,6%, mentre i comuni minori hanno visto un aumento dell’11%.
Fattori che influenzano la crescita
Un fattore chiave che ha contribuito a questo aumento è la riduzione dei tassi di interesse sui mutui. Infatti, la quota di acquisti finanziati da mutui ha visto un incremento di quasi 7 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Inoltre, il tasso di interesse medio per i mutui si è attestato al 3,22%, mostrando un abbassamento di 9 punti base rispetto al trimestre precedente e di 76 rispetto al primo trimestre del 2024. Questo ha reso l’acquisto di una casa più accessibile per molti.
Analisi regionale degli scambi
Le variazioni sono più marcate nelle aree del Nord e del Centro Italia. Nel Nord Est, gli acquisti sono aumentati di quasi il 15%, mentre nel Nord Ovest e nel Centro l’incremento è stato poco superiore al 12%. Nel Sud e nelle Isole, invece, gli aumenti sono stati più moderati, con il Sud a +6,3% e le Isole a +6,8%. Questi dati evidenziano una ripresa del mercato immobiliare, che sta beneficiando di condizioni economiche più favorevoli.
Acquisti e agevolazioni fiscali
Un dato interessante è che quasi il 73% delle abitazioni è stato acquistato da persone fisiche che hanno usufruito dell’agevolazione fiscale “prima casa”, in crescita rispetto al 71,4% del trimestre precedente. Inoltre, la percentuale di acquisti assistiti da mutuo è salita al 45,8%, con un incremento di circa 4 punti percentuali rispetto al trimestre precedente. Tutto ciò indica una maggiore fiducia dei consumatori nel mercato immobiliare.
Le principali città italiane
Analizzando le principali città italiane, si nota che la crescita complessiva è stata del 9%. Genova e Torino hanno registrato gli incrementi più elevati, oltre il 12%, seguite da Roma con un +10,7%. Altre città come Bologna e Palermo mostrano variazioni prossime al 10%, mentre Milano e Napoli, pur crescendo, mantengono aumenti più contenuti. Firenze, invece, è l’unica città con una variazione negativa, segnando un -6,2%.
Mercato non residenziale
Nonostante la crescita nel settore residenziale, anche il mercato non residenziale ha mostrato segni positivi, con un incremento del 5% rispetto al primo trimestre del 2024. Le transazioni di negozi e depositi commerciali, in particolare, hanno registrato buone performance al Sud e nelle Isole, mentre le compravendite di terreni hanno visto un lieve calo del -2,3% nonostante le buone notizie dal Nord Italia.
Conclusioni economiche
In sintesi, il mercato immobiliare italiano sta vivendo un momento favorevole, supportato dalla diminuzione dei tassi di interesse decisa dalla Banca Centrale Europea. La riduzione del tasso dal 4,5% di settembre 2023 al 2% attuale ha avuto un impatto diretto sui tassi medi dei mutui. Il Taeg per i mutui a famiglie ha raggiunto il 3,54% a fine marzo 2025, in calo rispetto ai valori precedenti. Le prospettive per il mercato immobiliare sembrano promettenti, suggerendo che le misure economiche adottate dalla Bce potrebbero avere effetti positivi nel lungo termine.