Dividend Day 2025: opportunità d’investimento tra incertezze e rendimenti

Il Dividend Day del 2025 offre rendimenti generosi, anche oltre il 10%. Scopri di più sulle opportunità d'investimento.

Il 19 maggio 2025 rappresenta una data cruciale per gli investitori italiani: il Dividend Day è tornato! Questo evento annuale è atteso con trepidazione, in particolare da chi adotta strategie orientate al valore e al reddito. Oggi, diverse società quotate in Borsa distribuiranno agli azionisti una parte significativa degli utili, dando vita a un flusso di cassa che supera i 10 miliardi di euro. In un contesto di mercato caratterizzato da incertezze geopolitiche, i dividendi diventano non solo una fonte di guadagno, ma anche una conferma della solidità delle aziende che possono permettersi di remunerare i propri azionisti.

Il contesto attuale e l’importanza dei dividendi

Il 2025 si presenta come un anno particolare, contrassegnato da eventi come il Liberation Day annunciato da Donald Trump, che ha influito pesantemente sulle dinamiche di mercato. In momenti di turbolenza come questi, i dividendi assumono un valore strategico. Non solo forniscono liquidità agli investitori, ma rappresentano anche una sorta di ‘sponsor’ della stabilità aziendale. Gli analisti segnalano rendimenti particolarmente generosi, che superano anche la doppia cifra, con previsioni che indicano un ulteriore miglioramento per il 2026. Insomma, in un periodo in cui la volatilità sembra essere la norma, i dividendi offrono una boccata d’ossigeno.

Chi guida la classifica dei dividendi

In cima alla lista delle società che oggi distribuiscono dividendi, troviamo Banca Monte dei Paschi di Siena, con un rendimento impressionante del 10,5%. Questo risultato si ottiene calcolando il dividendo per azione in rapporto al prezzo attuale del titolo. Nel caso di MPS, il dividendo è di 0,86 euro per azione, mentre il prezzo corrente è di 8,2 euro. Ma non finisce qui: gli esperti si aspettano che anche nel 2026 la banca manterrà un rendimento elevato, attestandosi intorno al 10,3%. Ma attenzione, il Dividend Day ha anche effetti tecnici da considerare: il prezzo delle azioni tende a scendere di un importo pari al dividendo distribuito. Se un titolo chiude a 10 euro e distribuisce 0,50 euro di dividendo, aprirà a 9,50 euro il giorno successivo, salvo fluttuazioni dovute alla domanda e offerta.

Altri protagonisti del Dividend Day

Tra le altre istituzioni finanziarie, Banco Bpm staccherà una cedola di 0,60 euro per azione, corrispondente al 5,9% del prezzo attuale. Tuttavia, questo rappresenta solo il saldo della cedola annuale, con prospettive molto più rosee per il prossimo anno, quando il rendimento totale potrebbe salire al 9,6%. Bper Banca, con un rendimento attuale del 7,6%, prevede di crescere fino al 9,5% nel 2026. Intesa Sanpaolo, invece, offre un rendimento immediato più contenuto, attestandosi sul 3,5%, ma è previsto un aumento significativo per l’anno successivo, con stime che parlano di un 7,5% complessivo.

Settore energetico e prospettive future

Nel settore energetico, Eni sta distribuendo un acconto della cedola annuale, con un rendimento modesto dell’1,9%. Tuttavia, le previsioni degli analisti indicano una cedola totale per il 2026 che potrebbe salire a un rendimento complessivo del 7,5%. Dall’altro lato, Saipem offre un rendimento immediato più alto, pari al 7,5%, ma è soggetta a previsioni più caute per il futuro, con un rendimento previsto del 6,6%. La situazione attuale del mercato petrolifero avrà sicuramente un ruolo nel determinare questi rendimenti.

Rendimenti nei settori difensivi

Da un punto di vista settoriale, i rendimenti più elevati si concentrano tra le utilities e le infrastrutture, tradizionalmente considerati titoli difensivi. Inwit distribuirà una cedola pari al 4,9%, con prospettive di crescita che potrebbero portarla fino al 6,5%. Italgas offrirà un rendimento del 5,6% quest’anno, con la previsione di un rialzo al 6,1% nel futuro. Anche nel settore assicurativo, Unipol si distingue con una cedola al 5%, con stime di crescita fino al 5,6%.

Il mondo del lusso e della tecnologia

Interessanti anche le prospettive per il settore tecnologico, rappresentato da Nexi, e nel lusso, con Moncler che, sebbene offra una cedola relativamente bassa (2,2% lo yield) quest’anno, ha dimostrato una solidità tale da convincere gli analisti di Barclays a mantenere il target di prezzo. Insomma, in un mercato che resta volatile come quello attuale, la chiave di lettura è la selettività: puntare su aziende con bilanci solidi e dividendi sostenibili può rappresentare una strategia vincente.

Strategie di investimento per il futuro

Il Dividend Day non è solo un’occasione per incassare cedole generose, ma anche un momento cruciale per rivedere e rafforzare la propria strategia d’investimento. Personalmente, ricordo quando ho fatto il mio primo investimento in azioni: l’emozione di ricevere il primo dividendo è stata ineguagliabile! È fondamentale, quindi, che gli investitori valutino attentamente le proprie scelte, monitorando non solo i rendimenti immediati, ma anche le prospettive a lungo termine. Un approccio strategico, che combina protezione e rendimento, può rivelarsi decisivo nei prossimi anni di incertezze.

Scritto da AiAdhubMedia

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