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Recentemente, è stato pubblicato un decreto interministeriale che introduce significative novità nella gestione dei debiti contributivi e assicurativi verso gli istituti INPS e INAIL. Questa iniziativa, che consente una dilazione fino a sessanta rate mensili, rappresenta un passo avanti rispetto ai limiti precedenti, dove le rateizzazioni si fermavano a ventiquattro rate e, in casi eccezionali, a trentasei.
Il provvedimento, contenuto nell’articolo 23 della legge 203 del 2025 e attuato dal decreto del 24 ottobre 2025, mira a semplificare il rapporto tra i contribuenti e le istituzioni, rendendo più accessibile la gestione dei debiti.
Novità nella gestione dei piani di rateizzazione
Una delle principali innovazioni introdotte riguarda la gestione diretta dei piani di dilazione da parte di INPS e INAIL. Fino ad ora, era necessario ottenere l’autorizzazione del Ministero del Lavoro per attivare tali piani. Con il nuovo decreto, ciò non è più richiesto, accelerando notevolmente il processo amministrativo.
Condizioni per la dilazione
Le nuove regole stabiliscono che la dilazione possa essere concessa solo per debiti non ancora affidati agli agenti di riscossione. Ci sono due soglie da considerare: per debiti fino a cinquecentomila euro, la rateizzazione è possibile fino a trentasei mesi; per importi superiori, è prevista la possibilità di estendere la dilazione fino a sessanta rate mensili. Tuttavia, la richiesta di dilazione deve essere accompagnata da una dichiarazione di difficoltà economico-finanziaria temporanea, essenziale per la concessione del piano.
Procedura di richiesta e criteri di valutazione
Il decreto stabilisce che i consigli di amministrazione di INPS e INAIL dovranno definire, entro sessanta giorni dalla sua pubblicazione, i criteri di valutazione per l’accesso ai piani di rateazione, le modalità di presentazione delle domande e ulteriori requisiti necessari. Inoltre, sarà possibile richiedere una seconda dilazione anche se è già attivo un piano di rateizzazione, a condizione che non ci siano irregolarità nei pagamenti.
Obiettivo della nuova misura
Questa decisione di ampliare la durata dei piani di dilazione nasce dalla necessità di fornire supporto strutturale a tutte quelle imprese e professionisti che, a causa di situazioni contingenti, si trovano in difficoltà. L’obiettivo è facilitare il rientro dei debiti, riducendo il ricorso a procedure di riscossione e garantendo la continuità operativa delle realtà coinvolte.
Prospettive future e ulteriori misure
Il decreto Coesione, che entrerà in vigore dal 1° gennaio 2026, prevede anche un sistema di incentivi rivolti ai giovani under 35 operanti nei settori strategici per la crescita economica del paese. Queste misure si affiancano alle nuove norme sulla dilazione dei debiti, contribuendo a creare un contesto favorevole per la ripresa economica.
Il recente decreto rappresenta un’opportunità significativa per coloro che si trovano ad affrontare difficoltà finanziarie temporanee, permettendo una gestione più flessibile e sostenibile dei debiti verso INPS e INAIL. Con queste nuove disposizioni, le istituzioni mostrano una maggiore attenzione alle esigenze dei contribuenti, facilitando un percorso di recupero e stabilità.

