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La Banca Centrale Europea si prepara a una riunione cruciale il 5 giugno, con la comunità finanziaria in attesa di un possibile taglio dei tassi di interesse. Questa decisione potrebbe avere ripercussioni significative non solo per l’economia in generale, ma in particolare per i mutuatari con prestiti a tasso variabile. Gli analisti prevedono una riduzione di 25 punti base, il che si tradurrebbe in una diminuzione dei costi di finanziamento e, di conseguenza, in rate più basse per chi ha contratto mutui. Ma come si traduce questo scenario per i mutui già in essere?
Impatto sui mutui a tasso variabile
Il tasso Euribor, che rappresenta il riferimento per i mutui a tasso variabile, è atteso in calo, passando dall’attuale 2,06% a circa 1,81%. Yuri Griggio, esperto di mutui, sottolinea come questo calo rappresenti un vantaggio concreto per i mutuatari. Ad esempio, per un mutuo medio di 126mila euro da restituire in 25 anni, la rata mensile sarebbe attesa a scendere di 17 euro, passando da 618 a 601 euro. Questo rappresenta un risparmio significativo, soprattutto per chi si trova a fronteggiare il peso delle rate nel lungo termine.
Prospettive future e ulteriori riduzioni
Le previsioni non si fermano qui. Secondo i Futures sugli Euribor, a dicembre 2025 il tasso potrebbe scendere ulteriormente, arrivando intorno all’1,74%. Questo significa che la rata mensile potrebbe ulteriormente ridursi, portandosi a circa 597 euro. Insomma, i mutuatari potrebbero trovarsi a beneficiare di un risparmio complessivo di quasi 21 euro al mese. È un trend che potrebbe incoraggiare chi ha un mutuo a rimanere nel mercato a tasso variabile, piuttosto che optare per un cambio a tasso fisso.
Surroga e tassi fissi: un’alternativa valida?
In un contesto di tassi in calo, molti si chiedono se non sia il caso di considerare una surroga a un tasso fisso. Attualmente, le offerte sul mercato per mutui a tasso fisso iniziano da un TAN del 2,71%, con rate mensili che si attestano a 579 euro. Questo comporterebbe un risparmio di quasi 40 euro al mese rispetto a un mutuo a tasso variabile che potrebbe essere oggetto di oscillazioni. Tuttavia, è fondamentale considerare le proprie esigenze e la propensione al rischio prima di prendere una decisione così importante.
Scelte per i nuovi mutui
Per chi sta pensando di sottoscrivere un nuovo mutuo, il panorama attuale offre tassi variabili competitivi. Le offerte più vantaggiose partono da un TAN del 2,53%, leggermente sotto i tassi fissi, che si attestano attorno al 2,66%. Nonostante la differenza sia marginale attualmente, nel lungo periodo i mutui legati all’Euribor si sono rivelati più vantaggiosi. È un aspetto da valutare attentamente, insieme a fattori come la stabilità economica e le prospettive di crescita, che possono influenzare i tassi di interesse nel tempo.
Considerazioni finali e raccomandazioni
In sintesi, il possibile taglio dei tassi da parte della Bce rappresenta un’opportunità interessante per chi ha un mutuo a tasso variabile e per coloro che stanno pensando di accedere a un nuovo finanziamento. Prima di prendere una decisione, è consigliabile valutare con attenzione le diverse opzioni disponibili sul mercato e, se necessario, consultare un esperto del settore. Le variabili da considerare sono molteplici e possono influenzare non solo il costo del mutuo, ma anche la propria situazione finanziaria a lungo termine.