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Il referendum consuntivo indetto da Filt-Cgil, Uiltrasporti, Ugl Ferrovieri, Fast-Confsal e Orsa Ferrovie ha ottenuto un risultato sorprendente: ben il 68% dei votanti si è espresso favorevolmente all’ipotesi di accordo firmata il 22 maggio 2025. Questo esito rappresenta una vittoria significativa per i lavoratori del settore ferroviario, che possono aspettarsi un incremento salariale e nuove regolamentazioni contrattuali. Ma cosa significa concretamente per chi lavora sui treni italiani?
Dettagli dell’accordo
L’accordo, che avrà una durata triennale fino al 31 dicembre 2026, prevede un incremento medio di 230 euro mensili per il livello C1, suddiviso in tre tranche. La prima tranche, di 120 euro, sarà erogata a partire dal mese di agosto 2025. Ma non finisce qui: ai lavoratori delle aziende che applicano il CCNL della Mobilità è previsto anche un importo lordo una tantum, pensato per coprire il periodo dal 1° gennaio 2024 al 31 maggio 2025. Questa somma sarà corrisposta in un’unica soluzione con la retribuzione di agosto 2025, proporzionata ai mesi di servizio prestati. È un passo avanti verso una maggiore equità?
Per i lavoratori impiegati negli appalti e subappalti, le modalità di corresponsione degli importi saranno definite attraverso un accordo a livello aziendale, da raggiungere entro agosto 2025. Le aziende sono chiamate a comunicare la loro intenzione di avviare il negoziato alle Segreterie Nazionali delle organizzazioni sindacali. Non è tempo di dire la propria?
Normative sui contratti a termine
Ma oltre agli aumenti salariali, cosa cambia per i contratti a termine? L’accordo stabilisce norme fondamentali: i lavoratori a tempo determinato ora avranno diritto a precedenza nelle assunzioni a tempo indeterminato nella stessa unità produttiva, a condizione di aver lavorato per un periodo sufficiente e di presentare una richiesta scritta. È un passo verso la stabilità?
Inoltre, vengono fissati limiti percentuali per l’utilizzo di contratti a termine, somministrazione e part-time, variabili in base alla dimensione aziendale. Le trasformazioni contrattuali non rientrano nei limiti previsti dall’accordo, il quale avrà effetto dal 1° gennaio 2024 fino al 31 dicembre 2026. Queste misure rappresentano un progresso decisivo per tutelare i diritti dei lavoratori nel settore ferroviario. Ma ci sono ancora molte sfide da affrontare.
Cronologia degli eventi recenti
Guardando agli sviluppi più recenti, il 18 giugno 2025 l’Aran ha siglato una pre-intesa con i sindacati CISL FP, Nursind e Fials sul rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro. Solo pochi giorni prima, il 12 giugno 2025, è stato siglato un accordo per il rinnovo del contratto collettivo nazionale del settore alimentare, e il 6 giugno 2025 è stato rinnovato il Contratto Collettivo Specifico di Lavoro per il comparto automotive. Non è affascinante vedere come si stiano muovendo le acque in vari settori?
Queste modifiche contrattuali non solo migliorano le condizioni lavorative dei ferrovieri, ma riflettono anche una tendenza più ampia verso il rafforzamento dei diritti dei lavoratori in diversi settori economici. Insomma, un periodo di attivismo sindacale che merita attenzione.